Ancora stitch markers

giovedì 29 luglio 2010

Non che in questo periodo non prenda i ferri in mano, non sia mai, però la mania dei segna maglie di cernit continua. Stamani ho finito la serie dei serpenti, un altro genere di animale che amo particolarmente.







Anch'io li temo, rabbrividisco d'istinto quando li scorgo tra l'erba o sulle rocce, ma li osservo, li rispetto e non mi hanno mai fatto male. Trovo che siano utili e affascinanti e detesto chi li uccide per ignoranza o per odio ingiustificato: si mettessero le mani in tasca!

Un grazie a Clarissa per l'ispirazione. Se avete tempo e un po' di curiosità, date un'occhiata alla sua pagina su ArtFire, è veramente interessante.

I pomodori gratinati

venerdì 16 luglio 2010

Mi rendo conto che accendere il forno in questi giorni sembra impossibile, però questa ricetta nei mesi di luglio e agosto dà il suo meglio, sia per la qualità della materia prima, sia perchè il piatto che ne risulta è perfetto mangiato freddo a casa come all'aperto (argomento al quale noi orsi siamo particolarmente sensibili).

Vi serviranno:
Pomodori perini (2 a persona)
Pane grattugiato (4 cucchiai da cucina colmi a persona più un po' per spolverizzare i pomodori una vola riempiti)
Capperi (per due persone un cucchiaio, ma qui va un po' a gusto personale)
Origano
Aglio (anche questo ingrediente si può dosare a piacere (io, per due/quattro persone ne metto uno spicchio).
Olio extra vergine d'oliva
Sale

Svuotate i pomodori della polpa e tenetela da parte (servirà per il ripieno).
Sbucciate l'aglio e tagliatelo a fettine, dissalate i capperi mettendoli a bagno in acqua per qualche minuto, scolateli e tritateli con la mezzaluna insieme alla polpa dei pomodori e all'aglio.
Mettete la poltiglia che avete ottenuto in una terrina, aggiungete un pizzico di sale, due cucchiai di pangrattato per ogni pomodoro (di solito vado a occhio, se vi sembra che la quantità di ripieno sia scarsa, potete aggiungere ancora un po' di pangrattato in seguito), una presa di origano e due o tre cucchiai di olio extra vergine d'oliva. Mescolate bene e, se il ripieno risulta asciutto, aggiungete un altro poco di olio (deve risultare come nella foto).


A questo punto non resta che riempire i pomodori con la miscela ottenuta, spolverizzarli con altro pangrattato, condirli con un filo d'olio e cuocerli in forno a 180° per circa mezz'ora. Saranno pronti quando lo sembreranno, cioè quando saranno un po' dorati sulla superficie.

Accessori

venerdì 9 luglio 2010

In questi giorni la lana rimane sul divano, trascurata per via del caldo. Sto facendo una terribile stola di mohair, ma non posso proprio toccarla, con queste temperature. Anche il maglione di alpaca è abbandonato a se stesso. Lavorare il cotone non mi soddisfa troppo, perciò mi sono dedicata a lavori alternativi, ma sempre legati al mio hobby preferito. Il rotolo è nato così e l'ultima idea sono questi segnamaglie a forma di gomitolo.



L'ispirazione viene da un post di Donna su ravelry, si parlava di cupcakes decorate in modo originale e lei ci ha suggerito questo link. Dal marzapane al cernit il passo è breve, almeno per la mia testa da orso. Per fare il gomitolo basta fare una pallina di cernit e ricoprirla con un filo fatto sempre con un salsicciotto di cernit assottigliato il più possibile con il palmo della mano. Si attorciglia il filo intorno alla pallina più volte, come se fosse un vero gomitolo. Infine si perfora il gomitolo con un chiodino da parte a parte e lo si cuoce nel forno secondo le indicazioni riportate sulla confezione del cernit.

Come potete vedere ho bisogno di perfezionare la tecnica e di procurarmi un paio di pinze adatte, però mi sono divertita a farli.

Qualche parola di più la meriterebbe l'utilità dei segnamaglie, che fino a pochi mesi fa ritenevo superflui, ma che ora trovo fondamentali, per evitare molti errori di conteggio. Li consiglio a tutti, basta un pezzetto di filo di colore contrastante, o quache fermaglio di metallo (le graffette per i fogli), se non avete voglia di sbizzarrirvi con anelli e perline.

Ora ci vorrebbe un tuffo nel lago.

Assolutamente sì? Assolutamente no!

martedì 6 luglio 2010

Post sfogo: non ce la faccio più. Non sopporto più i giornalisti sportivi che iniziano ogni loro intervento con l'espressione "assolutamente sì". Che noia, che banalità, secondo voi perchè ogni due o tre anni c'è una moda che rende piatto e barboso l'uso della nostra lingua nell'ambito dei media e poi, come conseguenza quasi inevitabile, tra la popolazione?

Finito lo sfogo: ecco uno degli ultimi miei lavori, il rotolo portaferri in tessuto. Lo volevo fare da tanto tempo, ma sono stata molto impegnata con il progetto degli orsi del sole (quasi terminati!) e sono molto pigra con la macchina da cucire.

Questo il risultato



a questo indirizzo trovate una serie di link a tutorial per realizzare portaferri come questo o diversi, un'ottima risorsa (in inglese).

Lo trovo un oggetto molto comodo e pratico e finalmente riesco a trovare subito i ferri che cerco, senza contare che in viaggio è fondamentale.