Più bear che knitting

venerdì 24 agosto 2012

La scelta del Canada come meta del nostro viaggio non è stata dettata dal caso o dalla voglia di esplorare. So che vi sembrerà strano, ma spesso cerchiamo di organizzare le vacanze in funzione della possibilità di osservare gli orsi, perché siamo fissati con questi animali, tutto qui.

Mi sono chiesta spesso il perché di questa passione. I cuccioli di questi animali sono irresistibili, sono fra i più teneri e graziosi che si possano immaginare (osservare questo piccolo che si metteva in salvo sotto lo sguardo attento di sua madre è stata un'esperienza coinvolgente), ma non può essere solo questo.

Orsi neri (Ursus americanus o baribal)


Nel corso degli anni ho letto diversi libri sugli orsi, di carattere zoologico, etologico, ma soprattutto dal punto di vista storico e antropologico, per capire meglio il loro ruolo nella mia vita e nella nostra storia.
Gli orsi sono sempre presenti nell'immaginario dell'uomo, dalle pitture rupestri degli uomini primitivi, ai miti legati agli astri (le due orse sono tra le costellazioni più riconoscibili e più riconosciute del nostro emisfero) della cultra greca ma non solo, alla cultura dei pellerossa, ma anche delle popolazioni del nord Europa.
Probabilmente la loro importanza è legata alle dimensioni. Un orso è un animale imponente (anche se ci sono eccezioni, come l'orso del sole o orso Malese, che viene detto anche orso cane, proprio per le sue misure contenute). L'orso polare può pesare dai 400 ai 900kg, mentre tra gli orsi bruni il più grosso è il Kodiak, che vive soprattutto in Alaska e ha un peso tra i 450 e i 500kg, segue il Grizzly con i suoi 200 - 350kg. Inoltre è un animale potenzialmente pericoloso, soprattutto se lo si infastidisce, ma una delle cose che ho potuto capire dai libri che ho letto (il più interessante è  L'orso di Michel Pastoureau, Einaudi), l'orso ci affascina e ci inquieta perché ci assomiglia. Innanzitutto è un plantigrado, cioè, come noi, appoggia tutta la pianta del piede quando cammina e guardate che piede!

Un orso nero scava tra le rocce in cerca di granchi o molluschi

Poi, a dispetto della fama di animale stupido e ridicolo che la cultura cristiana gli ha voluto affibbiare nel medioevo, per screditarlo e fargli perdere l'importanza che aveva nei culti pagani, l'orso è un essere intelligente e sensibile e guardarlo da vicino, nel suo ambiente naturale ti fa rendere conto della sua complessità e fragilità, oltre che della sua eleganza e bellezza.
A questo punto mi resta un'altra cosa da capire: ma come hanno potuto scegliere per il grizzly un nome scientifico come Ursus arctos horribilis! Guardate un po' quest'orsa (c'erano anche i due piccoli nelle vicinanze), stava mangiando erba, in uno scenario stupendo. Non è meravigliosa?





Tutte le foto in questo post sono state scattate da me sull'isola di Vancouver o sul continente nelle sue immediate vicinanze (agosto 2012).


Yarn shopping oltre oceano

sabato 18 agosto 2012

Riecco il vostro orso preferito (spero) di ritorno da orsolandia!

Sono stata in Canada, precisamente a Vancouver e Vancouver Island a caccia (fotografica) di orsi, di altri animali e, incidentalmente, di filati e ispirazioni lanose varie.

Avviso alle amiche chic (leggi Tibisay): questo è un post con immagini choc di orso spettinato in tenuta più che sportiva, siete avvisate. Il fatto è che, oltre a non essere un orso troppo attento al look, viaggio solo col bagaglio a mano e la mia fotocamera è molto ingombrante...

Il viaggio è stato breve, ma intenso e fruttuoso. Dal punto di vista delle lanadipendenti (ma anche delle orsodipendenti), il Canada è un paradiso. I negozi di filati sono grandi, fornitissimi, vari  e spuntano un po' ovunque. A Vancouver ne ho visitati due, il primo è un negozio dedicato all'artigianato tessile e alla tintura in particolare, ma offre anche una bella selezione di filati (soprattutto grezzi, da tingere) a prezzi non proprio popolari. Si chiama Maiwa e si trova su Granville Island, un quartiere di Vancouver molto particolare, con un mercato vivacissimo e molto colorato.
Il secondo negozio che ho visitato a Vancouver è Urban Yarns, consigliatomi dalla mia amica Karen, piuttosto grande e fornitissimo con filati locali e internazionali (avevano anche qualcosa di italiano...). Dal cesto delle offerte mi sono saltate addosso 4 matasse di Andes della Debbie Bliss, in due sfumature di acqua e turchese, colori che ultimamente mi ossessionano. Ed eccomi qui, sul luogo del delitto.

Non fate caso all'espressione sconvolta, fra jetlag e km fatti per trovarlo, ero in un'altra dimensione!
A Vancouver ci sono moltisismi altri negozi, ma il tempo era tiranno e la parte ursina del viaggio mi reclamava a gran voce. Ciò nonostante, sono riuscita a visitare anche due negozi su Vancouver Island, una grande isola che is trova a poca distanza (circa 2 ore di traghetto) da Vancouver, un paradiso per gli amanti della natura, con chilometri di strade in mezzo agli alberi, città che sanno di frontiera, spiagge deserte, ma anche i suoi bravi negozi di filati con tanto di stitch'n'bitch settimanali (a Genova con 600.000 abitanti no, eh, per carità, che magari ci prendo il vizio...).

Il primo che ho incontrato sulla mia strada è stato Mad about ewe, nella città portuale di Nanaimo: carino, con un nome che si diverte a giocare con le parole (per le amiche che non conoscono l'inglese, ewe si pronuncia come you= tu, ma significa pecora, perciò il suo significato è "pazzi per la pecora") e una bellissima insegna, ma una titolare non troppo cortese, che si è seccata un po' perché ho comprato solo degli aghi (che ci volete fare, il tempo e il bagaglio erano limitati).


Infine, Knits by the sea, un negozio di filati in una città piccolissima quanto graziosa, Tofino, popolata dai surfisti d'estate e dai pescatori di granchi (immagino, oltre che da orsi, foche e balene) per il resto dell'anno. Non sono entrata perché gli orari di apertura non combaciavano con il tempo lasciato a disposizione dalle escursioni naturalistiche e poi perché temevo la disapprovazione della proprietaria, fan dei tacchi a spillo, per il mio look ursino... come vi dicevo all'inizio, viaggio leggera! Ma eccomi qui, in compagnia dell'insegna, davvero notevole.


Negozi di filati a parte, si è trattato di un viaggio molto particolare, che mi ha suggerito idee, colori, immagini che spero di poter imprimere nei miei prossimi lavori.